Spettacolo

Il programma del gruppo comprende canti e danze delle tradizioni popolari siciliane con particolare riferimento alla zona dei Nebrodi. Le canzoni, eseguite in coro o da solisti, trattano temi d’amore, di lavoro, di religione, di rispetto.

Fra i tanti pezzi: “Affacciati bedda” – “O’ parmentu” – “Orazioni di pasturi p’i greggi e l’armenti” – “Preghiera prufana” – “Haiu saputu” – “Iaruffuleddu” – “N’ta vaddi di Minnola” – “A notti disiata” – “E lu suli nntinni nntinni”, oltre naturalmente ai classici del repertorio siciliano tipo “Vitti ‘na crozza” – “Ciuru ciuri” etc.

Le danze e i canti

Le danze vengono eseguite da un numero variabile di coppie di ballerini. Ricordiamo:

TARANTELLA FICARRESE
Il Gruppo si presenta in scena con la danza più festosa e famosa di tutta la Sicilia. Si ballava in tutte le occasioni ma soprattutto durante le sagre paesane e le feste. Il ritmo assai sostenuto si appoggia al suono del friscalettu, che con un semplice pezzo di canna, tiene il motivo conduttore.


AFFACCIATI BEDDA
Serenata. Raccolta a Caronia paese in provincia di Messina essa ricorda l’uso una volta assai praticato, di “cantare” il proprio amore sotto la finestra o il balcone della propria innamorata.


CONTRODANZA
Danza comandata dal “compare più spiritoso” . Raccolta a Ficarra, è una danza assai complessa ricca di figure. Risale al periodo dell’invasione francese. I comandi, in rima conservano ancora l’influsso dialettale francese. Assai diffusa, era proposta durante il periodo di Carnevale e in tutte le altre circostanze di festa, anche in ambiente piccolo borghese.


ORAZIUNI DI LI PASTURI PI LI GREGGI E LI ARMENTI
È una vera è propria preghiera che i pastori rivolgevano ai Santi per propiziare l’abbondanza di foraggio e, nel contempo, richiedere la protezione divina sugli animali.


BALLU D’U « IADDU »
Ballo ricostruito su musiche tipiche del periodo natalizio e del periodo pasquale, tendente a ricordare la nascita e la morte di Gesù Cristo. Il carattere religioso è reso evidente dall’uso del costume che ripropone quello tipico delle Confraternite di Ficarra.


‘U SERPENTI
Pezzo per la sola orchestra. È una storia di “scherzo” musicale, utile a porre in risalto i vari strumenti.


CARNALASCIATA DI PUDDICINEDDA
Intestata alla maschera carnascialesca universalmente nota, la danza è accompagnata da un canto antico carnascialesco caratterizzato dalla licenziosità delle strofe.


‘U MULINARU
È uno dei più bei canti d’amore della tradizione orale siciliana. Richiama il canto di una giovane fanciulla, innamorata di un “mulinaru” (mulinaio) che in cambio dei baci è disposto a darle la precedenza per la molitura del frumento.


CANTO DI CACCIA
I lussureggianti boschi nebrodensi sono ricchi di selvaggina: questo canto è una sorta di Inno alla perizia dei cacciatori, in specie, di pernici.


TARANTELLA “MASCULIDDA”
Danza di perizia. Al ritmo di tarantella, gli uomini mettono in mostra la loro abilità di ballerini.


QUATTRU PASSI
La danza raccolta a San Marco d’Alunzio sempre sui Nebrodi in provincia di Messina si sviluppa su un nucleo originario di pochissime note varie volte iterate. L’elaborazione risente di alcune influenze americaneggianti, esito della reimmissione della danza nella cultura isolana a cura di emigrati siciliani in America.


‘A VIDDANEDDA
Canzone d’amore. Richiama la storia di un amore corrisposto di una ragazza per il suo innamorato, che trova però ostacolo nella gelosia dei fratelli.


POLCA MATINISI
Tipico ballo di contadini. Raccolta a Matini, una contrada di Ficarra. Veniva ballata soprattutto alla fine del lavoro come per esempio la vendemmia o la raccolta di nocciole.


PRUVERBIATA
Organizzati in un vero e proprio canto, vengono qui riproposti alcuni dei più noti proverbi e modi di dire siciliani.


MISCUGGHIU
Sotto questa dicitura sono raccolti una serie di canti di gusto popolare assai noti e diffusi, che rappresentano la Sicilia dei mass-media.


TARANTELLA
Viene riproposta come sigla di chiusura la tarantella ficarrese con la quale “I Nebrodi” hanno dato l’avvio allo spettacolo.


LANZETT
È una tipica danza dei Nebrodi. Raccolta, sul campo a Tortorici, viene ancora oggi ballato in questo splendido paese nelle serate di festa. Originariamente ballata fra uomini, con l’andare del tempo ha perso questa caratteristica. Si sviluppa su un giro di poche note, varie volte ripetute, sempre con un ritmo più accentuato.


SCOTIS
Lo Scotis è stato molto praticato in Sicilia fino all’ultimo dopoguerra. È una danza diffusa in diversi paesi dell’Europa primo fra tutti la Germania luogo dove è nata. Danza semplicissima nella nostra zona veniva ballato a Militello Rosmarino, a San Marco d’Alunzio dove veniva chiamato valzer fiorato. Viene eseguito oltre che a coppie anche da tre ballerini, un uomo e due donne, che possono usare il fazzoletto come mezzo di connessione fra uomo e donna.


SCIATAMARRA
Danza raccolta sul campo a Caltavuturo in provincia di Palermo. Su tempo della marzurka i danzerini eseguono i passi e gli atteggiamenti in maniera particolare. Priva di figurazioni la danza si svolge tutta sullo stesso ritmo ed è molto lasciata alla libera interpretazione delle coppie di ballerini. Può dirsi appartenere alla famiglia degli Scotis o Lanzett soprattutto negli atteggiamenti dei danzatori.